Interrogazioni

15.000€ all’anno per la comunicazione
15.000€ per un anno! Questa la somma stanziata dal Comune per la comunicazione. Tanti o pochi? Impossibile fare una valutazione più approfondita: la risposta alla nostra interrogazione è stata vaga. Quanti post, locandine, video e pagine del giornalino sono previsti?
Solo qualche anno fa il Sindaco, allora all’opposizione, criticava duramente lo stanziamento di 10.000€ l’anno (come tetto limite) per la comunicazione vincolata a un numero massimo di uscite; oggi ingaggiano un’agenzia affidandogli l’intero budget dell’anno e senza specificare cosa comprende nel concreto. A questo importo si aggiungono poi 1.000€ già spesi per i video di “Dentro le Storie”, mentre ci domandiamo come mai l’attività di comunicazione per la Notte Bianca (altri 500€) non sia stata inclusa nell’incarico!
Si legge inoltre l’intenzione di “coinvolgere personaggi pubblici o influencer negli eventi…” con altro budget: è davvero necessario spendere ULTERIORI soldi pubblici per qualche influencer?
L’informazione dovrebbe essere trasparente, obiettiva e istituzionale, incentrata sul contenuto e non sull’apparire. Siamo certi che “I cittadini di Gaggiano non ci cascheranno” (cit.) ma intanto i soldi se ne vanno…







Reddito di libertà per le donne vittime di violenza: la comunicazione non arriva!
Dal mese di Maggio molti Comuni hanno dato risalto al “Reddito di Libertà”, cioè al contributo economico erogato da INPS per l’anno 2025 (euro 500,00 al mese per 12 mesi), destinato a donne con o senza figli, seguite dai centri antiviolenza e dai servizi sociali.
Molti Comuni ma NON il nostro.
Fatto molto grave, perché il Comune dev’essere parte attiva in quanto è per suo tramite che l’interessata può presentare domanda all’INPS.
Analoga mancanza di comunicazione ha di recente riguardato la raccolta firme propedeutica a un eventuale referendum per il taglio dell’Iva sui prodotti per l’igiene femminile e la prima infanzia.
Ci chiediamo: la tanta decantata attenzione alle famiglie in cosa si traduce? Nell’elargire, con il Bonus Nascita, “ben” 8 € al mese, senza distinzione di fascia Isee?
Un aiuto alle famiglie significa anche informare in merito a iniziative nazionali; informare per aiutare le troppe donne vittime di atti tremendi e dei loro bambini ad affrancarsi dal dolore e a riappropriarsi della propria autonomia.
Ci auspichiamo un cambio di rotta, una rivalutazione dell’essere contro l’apparire.
In merito al REDDITO DI LIBERTÀ trovi maggiori informazioni qui: https://www.inps.it/it/it/dettaglio-scheda.it.schede-servizio-strumento.schede-servizi.reddito-di-libert-.html

Il Sindaco può operare come Architetto a Gaggiano?
𝗣𝘂𝗯𝗯𝗹𝗶𝗰𝗵𝗶𝗮𝗺𝗼 𝗹𝗮 𝗿𝗶𝘀𝗽𝗼𝘀𝘁𝗮 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗻𝗼𝘀𝘁𝗿𝗮 𝗶𝗻𝘁𝗲𝗿𝗿𝗼𝗴𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗿𝗲𝗹𝗮𝘁𝗶𝘃𝗮 𝗮𝗹𝗹’𝗶𝘀𝗰𝗿𝗶𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝗦𝗶𝗻𝗱𝗮𝗰𝗼 𝗕𝗮𝗷 𝗮𝗱 𝗲𝘃𝗲𝗻𝘁𝘂𝗮𝗹𝗶 𝗮𝗹𝗯𝗶 𝗽𝗿𝗼𝗳𝗲𝘀𝘀𝗶𝗼𝗻𝗮𝗹𝗶 𝗲𝗱 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗰𝗼𝗻𝗳𝗶𝗴𝘂𝗿𝗮𝗯𝗶𝗹𝗶𝘁à 𝗱𝗶 𝘀𝗶𝘁𝘂𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗱𝗶 𝗶𝗻𝗰𝗼𝗺𝗽𝗮𝘁𝗶𝗯𝗶𝗹𝗶𝘁à 𝗲𝘅 𝗮𝗿𝘁. 𝟳𝟴 𝗰𝗼𝗺𝗺𝗮 𝟯 𝗧𝗨𝗘𝗟.
Tale norma recita “I componenti la giunta comunale competenti in materia di urbanistica, di edilizia e di lavori pubblici devono astenersi dall’esercitare attività professionale in materia di edilizia privata e pubblica nel territorio da essi amministrato”: come noto il Sindaco ha mantenuto in capo a sè la delega in materia edilizia e urbanistica, ragion per cui potevano sussistere casi di incompatibilità.
L’interrogazione aveva lo scopo di approfondire la qualifica professionale del Sindaco in quanto quest’ultima può concorrere ad incidere su eventuali situazioni di incompatibilità.
Dall’interrogazione si evince che il Sindaco Baj non ricopre la qualifica di Architetto e dunque non è iscritto all’Albo degli Architetti. Nella risposta precisa tuttavia di ricoprire la qualifica di Architetto d’Interni: per mera precisione specifichiamo come non esiste un albo di Architetti d’Interni.
Ciò detto, il Sindaco risponde relativamente a possibili situazioni di incompatibilità affermando che la società della quale ricopre la carica di legale rappresentante ha ottenuto una sola commessa nel Comune di Gaggiano e che in ogni caso non si è configurato un conflitto d’interessi, in quanto un professionista della società e non il Sindaco ha provveduto a richiedere l’autorizzazione per svolgere i lavori. A riscontro di quanto dichiarato ci permettiamo di evidenziare che la ratio della norma di cui all’art. 78 TUEL è quella di garantire l’assoluta imparzialità e buon andamento dell’ufficio amministrativo , imparzialità e buon andamento che verrebbero pacificamente turbati qualora il Sindaco possa svolgere un’attività per la quale gli uffici amministrativi siano deputati a rilasciare autorizzazioni o nulla osta: come si può pensare che un impiegato del Comune possa agire imparzialmente o a cuor leggere nel dover assumere determinazioni relativamente ad autorizzazioni o qualsivoglia altra concessione amministrativa richiesta dal Sindaco, da cui quantomeno politicamente dipende? Pare evidente dunque come tale norma sia di fondamentale importanza per tutelare l’assetto democratico dell’organo amministrativo.
Per quanto detto riteniamo che il Sindaco, proprio per l’importanza dei beni in rilievo, si debba astenere da qualsivoglia attività professionale nel Comune di Gaggiano, che sia svolta in proprio o tramite la società della quale risulta essere legale rappresentante. Il rischio sarebbe quello di configurare un conflitto di interessi che potrebbero portare a una violazione della normativa di cui all’art. 78 comma 3 TUEL o che comunque sarebbe il caso di evitare anche solo per questioni di opportunità politica e garanzia dei cittadini. Le retribuzioni degli amministratori pubblici d’altronde è garantita proprio perchè il Sindaco possa svolgere in autonomia ed evitando conflitti la propria attività a favore della collettività.



