AMBIENTE

Parco Agricolo Sud Milano, saremo vigili!

Quando Regione Lombardia paventò una riforma per il Parco Agricolo Sud Milano ci furono preoccupazione di sindaci e di cittadini e raccolte firme, preoccupazioni che non si sopirono neanche e soprattutto a fronte dell’approvazione di tale riforma, nel 2022.

Nell’ultimo Consiglio Comunale del 18 Dicembre è stato portato in votazione lo Statuto di questo “nuovo” Ente voluto da Regione Lombardia.

Come gruppo consiliare di Insieme per Gaggiano abbiamo deciso di astenerci poiché, nonostante lo Statuto sia stato redatto da chi il Parco lo vive, cioè da alcuni sindaci del territorio, sussiste, per noi, una non chiara visione reale del futuro di questo polmone verde e perplessità che vanno al di là dello Statuto stesso.

  • quale sarà la politica effettiva del nuovo Ente riguardo l’agricoltura e l’impatto dei cambiamenti climatici?
  • come si attiveranno politiche di tutela del territorio che lo compone, sia dal punto di vista agricolo (con iniziative che agevolino la produzione soprattutto sostenibile) sia dal punto di vista ambientale e turistico?
  • quali le risorse economiche per continuare a custodire questo patrimonio di 47.000 ettari?
  • come sarà contenuto il consumo di suolo?
  • il controllo contro lo sfregio giornaliero dell’abbandono dei rifiuti e degli scarichi industriali nei corsi d’acqua, come e da chi sarà gestito?

Sarà molto importante vigilare su ognuno di questi aspetti perché non dobbiamo dimenticarci che se oggi viviamo in un territorio verde e tutelato, al contrario di altre zone lombarde, è grazie all’esistenza del Parco Agricolo Sud Milano.


Di seguito il nostro intervento durante il Consiglio Comunale del 18 Dicembre 2024

OGGETTO: Intervento relativo il punto 9 dell’O.d.G. “Adozione dello Statuto dell’Ente di diritto pubblico regionale denominato “Ente Parco Agricolo Sud Milano”

Rispetto all’approvazione dello statuto di questo nuovo Ente Parco ci asterremo considerati i tanti dubbi e perplessità riguardo a questo cambiamento voluto da Regione Lombardia. Dove sarà la nuova sede, quali saranno le dotazioni? Ma soprattutto, quale sarà la politica effettiva del nuovo Ente riguardo l’agricoltura, l’impatto dei cambiamenti climatici, l’idea del parco come cintura metropolitana e strumento per favorire la mobilità dolce tra città e hinterland. 

Sarà importante il coordinamento tra tutte le istituzioni coinvolte: Comuni, Regione Lombardia, Comune di Milano e Città Metropolitana e per questo siamo a chiedere attenzione e impegno su questo argomento alla nostra Amministrazione e al Consigliere Gorini.

È importante vigilare sulla tutela di questo polmone verde sia dal punto di vista agricolo (che è il ruolo preponderante e che necessita di iniziative che tutelino la produzione soprattutto sostenibile e le cascine), ma anche dal punto di vista del valore ambientale ed ecosistemico altrettanto importanti.

Sarà doveroso verificare che non diminuiscano le risorse economiche che sono necessarie e fondamentali per continuare a custodire questo patrimonio vitale di 47.000 ettari, che sia limitato il consumo di suolo e attenzionato il grande problema dell’abbandono dei rifiuti, degli scarichi industriali nei corsi d’acqua e la caccia. Il controllo e la pulizia non può essere affidato soltanto al volontariato o alle poche guardie ecologiche che svolgono già un lavoro eccezionale.

Il nuovo Ente dovrà essere in grado di tenere fuori da quest’area speculazioni e dare un rilancio anche dal punto di vista naturalistico e turistico, non solo agricolo e, per questo, assicuriamo anche da parte nostra attenzione e impegno.