Mozione per la pace

“Mentre celebriamo il 4 novembre, riflettiamo sulle responsabilità che abbiamo sia nel presente che del futuro” prendendo spunto dal discorso fatto dal Sindaco Enrico Baj durante il ricordo delle vittime della Grande guerra ci siamo interrogati sull’importanza che oggi assume il ricordo della storia nell’evitare una strage di innocenti che purtroppo si è verificata e si  sta verificando sotto i nostri occhi indifferenti e miopi in Ucraina, ma soprattutto in Medio Oriente.

In Palestina l’atto terroristico del 7 Ottobre, che condanniamo fermamente, ha provocato una reazione di Israele che ha riversato tutto il suo carico di morte sulla popolazione civile di Gaza e adesso anche del Libano: più di 40.000 cittadini di Gaza sono stati uccisi e si contano a decine di migliaia i feriti. Queste azioni non hanno risparmiato organizzazioni umanitarie e Unifil.

Quello che è inaccettabile è l’altissimo numero di bambini fra le vittime, un numero che purtroppo si aggiorna di ora in ora: più di 11.000 minori sono rimasti sotto le bombe dell’esercito e dell’aviazione Israeliana, fra questi il 30% aveva meno di 5 anni (fonte Save the Children).

Stiamo vivendo un’immane catastrofe umanitaria che interroga le nostre coscienze e impone tempestive e coraggiose iniziative politiche per fermare l’orrore della guerra e avviare i processi diplomatici e negoziali per una pace duratura.

Il Consiglio Comunale con la presente mozione IMPEGNA Sindaco e Giunta a sollecitare la Presidenza del Consiglio dei Ministri ed il Parlamento affinché il Governo:

  • si attivi nei confronti dell’Unione Europea e delle Nazioni Unite per una soluzione diplomatica e un immediato cessate il fuoco in Ucraina e in Medio Oriente;
  • promuova l’avvio di una serrata trattativa che ponga fine alla distruzione della striscia di Gaza e alla liberazione degli ostaggi israeliani detenuti da Hamas.
  • riconosca lo Stato di Palestina già riconosciuto dal 70% dei membri ONU. Tale riconoscimento si pone come possibilità indispensabile per l’edificazione di due stati e la costruzione di ponti di pace;
  • riduca le spese per il settore bellico, visto che l’Italia nel 2025 supererà la soglia dei 30 miliardi di spesa, soldi che verranno sottratti ai Comuni, ai servizi sanitari e scolastici, in poche parole una politica che finanzia la morte e si scorda della vita. Perché non sempre ci fermiamo a riflettere ma è proprio così, mentre nei piccoli o grandi Comuni si fanno salti mortali per far quadrare i conti, molti dei NOSTRI soldi serviranno per la costruzione e l’esportazione di armi!

Chiediamo inoltre l’esposizione della bandiera della pace (o di stendardo simile a richiamo della pace) sulla facciata del palazzo comunale, come segno di condanna ferma alle guerre e segnale di vicinanza alle vittime innocenti che muoiono ogni giorno nella palude dell’ indifferenza.

Agnese Coppola
Insieme per Gaggiano