AREA EX-SAFOSA

Interrogazione ex-Safosa

Gaggiano, 15/11/2024

Al sig. Sindaco del Comune di Gaggiano, Sig. Enrico Baj

OGGETTO: Interrogazione in merito alla area c.d. Ex Safosa

Egregio Sindaco,

è nostro interesse richiedere dei chiarimenti relativamente alla questione degli sviluppi relativi all’area c.d. Ex Safosa, anche a seguito di alcune specifiche azioni intraprese dall’amministrazione.

Già nel Consiglio Comunale del 30.07.2024, evidenziavamo delle perplessità sulle modalità di gestione della questione e avanzavamo delle richieste di chiarimenti: ad oggi tuttavia, anche considerando le successive azioni intraprese e dall’assenza di comunicazione, la questione risulta ancor più fumosa, ragion per cui si è resa necessaria la presente.

Ed infatti come da delibera n. 108 del 24.07.2024 risulta che sia stato conferito incarico legale al fine di valutare la possibilità di procedere alla ridiscussione dei termini convenzionali, con il correlato costo economico per l’amministrazione pubblica: come da Lei stesso evidenziato in sede di Consiglio Comunale sono ormai spirati i termini di impugnazione degli atti prodromici e definitivi relativi alla questione in oggetto, permanendo soltanto la possibilità di procedere in autotutela o appunto valutando congiuntamente alla proprietà dell’area una ridiscussione dei termini.

Ciò detto, ci chiediamo quali siano ad oggi gli esiti di tale incarico legale e le successive azioni che Lei e l’Amministrazione intendete intraprendere: in particolare vogliamo essere messi a conoscenza di eventuali illiceità rinvenute da parte dell’Avvocato incaricato relativamente alla procedura di approvazione delle delibere precedenti o dell’effettiva ridiscussione dei termini convenzionali con la proprietà. In caso di esito negativo dei due precedenti vagli, si chiede un chiarimento esaustivo e univoco: si procederà con la riqualificazione dell’Area Safosa come da precedenti delibere di giunta (delibera di giunta 75/2024 approvata il del 02.05.2024)?

Qualora si procedesse nella riqualificazione dell’area, chiediamo anche aggiornamenti relativamente agli espropri dei terreni necessari per le modifiche conseguenti al piano attuativo.Altresì, vista la delibera del Consiglio Comunale di Trezzano n. 154 del 09/10/2024 e la concessione del patrocinio da parte del comune confinante al comitato cittadino per la tutela e le tradizioni del territorio di Gaggiano, ci saremmo aspettati una presa di posizione da parte Sua. Il fatto che un paese confinante si occupi di questioni che attengono, per competenza e responsabilità, al Comune di Gaggiano, ci pare essere un’ingerenza assolutamente ingiustificata e che per la tutela dell’immagine del Nostro Comune, si sarebbe dovuto procedere a contestare predetta ingerenza. Vorremmo sapere da parte Sua perché abbia ritenuto di non prendere posizione sulla questione.

Ex- Safosa. Mettiamo un punto fermo!

Sapevate della riqualificazione dal 2021!

Il comportamento della lista avversaria ci impone di mettere un punto fermo contro le menzogne e la
disinformazione.


Lo facciamo, come già annunciato, carte alla mano.
Una questione deve essere chiara da subito: della questione ex-Safosa l’amministrazione comunale uscente ne ha parlato e riferito in tutte le possibili sedi. Noi, come lista Insieme per Gaggiano, ne abbiamo parlato a tutti gli incontri di presentazione, abbiamo scritto un articolo ad hoc e infine abbiamo organizzato un incontro per spiegare la questione agli abitanti della zona.
Non è assolutamente vero che tutto sia stato tenuto segreto. Tutto il contrario.


Vedi articolo di approfondimento sulla Safosa: https://www.insiemepergaggiano.it/web/area-ex-safosa/


Per comprendere meglio il grado di mistificazione, a danno dei cittadini, della lista di Baj, basta riferirsi ai
documenti.

Del progetto di riqualificazione della ex-Safosa il Sindaco ha riferito al Consiglio Comunale a febbraio e ad aprile 2021, presenti i consiglieri di opposizione. Nelle delibere consiliari n.4/2021, n. 17/2021, n.10/2022, n.10/2023 e n.36/2023 era presente il candidato sindaco Baj, oltre agli ex assessori Berardi e Follari, che allora facevano parte della giunta uscente e oggi sono schiarati sul fronte opposto.

Le Delibere di giunta del 27 maggio 2021 e del 15 marzo 2023 (pubblicate sull’Albo pretorio del Comune e a disposizione dei Consiglieri comunali) si riferiscono in maniera specifica al Piano attuativo del PGT (Piano di Governo del Territorio) relativo alla riqualificazione dell’area ex-Safosa.

Come si può affermare che la questione è stata tenuta nascosta?

Poi: la comunicazione della riqualificazione dell’area ex-Safosa è stata resa nota ai cittadini tramite il sito e la newsletter del Comune (4 giugno e 3 agosto 2021) e i canali social. A dicembre 2022 è stata pubblicata la notizia sul report di metà mandato 2019-2022, distribuito a tutta la popolazione. Nel report di fine mandato, disponibile on line sul sito del Comune è ugualmente presente un aggiornamento sulla situazione dell’area. Insomma: nel corso degli ultimi tre anni sono state fornite tutte le informazioni disponibili e necessarie, in piena trasparenza. Per non parlare degli articoli sui giornali, delle interviste…


Il capogruppo dell’opposizione Baj, nella seduta del 22 febbraio 2021, rilevava, a proposito del progetto in
itinere della logistica, che «è sicuramente da studiare una apposita viabilità su quella zona». Nel Consiglio comunale del 14 dicembre 2023, il Sindaco Perfetti spiegava che «lo scavalcamento del Naviglio con un nuovo tratto di tangenziale era previsto nel Piano regolatore, fin dal 1992. Ora con l’insediamento della logistica presso l’area ex-Safosa si potrà attivare». Il consigliere di opposizione Gianluca Bianchi, nel corso della seduta si limitava ad osservare che «la realizzazione della nuova strada a seguito dell’insediamento logistico presso la ex-Safosa rappresenterà una sfida per la prossima amministrazione».
Tuttavia, è più semplice soffiare sul malcontento che ammettere di non aver fatto nulla per 5 anni di
opposizione.

Ulteriore precisazione

Contestualmente all’avvio delle operazioni il proprietario dell’area è obbligato a costruire un primo lotto di
strada. Si è specificato a più riprese come lo scavalcamento del Naviglio apparterrà ad un secondo lotto. A garanzia dalla realizzazione dell’opera, l’amministrazione uscente ha imposto all’operatore una fideiussione di poco meno di 17 milioni di euro (16.954.630 per l’esattezza), un particolare che il candidato Baj si dimentica di dire ai suoi sostenitori.


In conclusione
Il candidato Baj e la lista di centro-destra Vivi Gaggiano (che raduna l’associazione Alcide De Gasperi di
Giuseppe Gatti, Amici di Gaggiano di Francesco Berardi e Rilanciamo Gaggiano, la formazione di Baj) hanno deciso di far emergere questa questione a 10 giorni dalla chiusura della campagna elettorale, in forma del tutto propagandistica.


Se davvero avessero voluto contestare il progetto di riqualificazione, avrebbero potuto fare interrogazioni, organizzare proteste, raccolte firme, manifestazioni o sit-in nel corso di questi anni. Oggi si limitano a fare disinformazione e a spaventare i cittadini circa la destinazione urbanistica dell’area, che ricordiamo è privata a destinazione industriale-logistica sin dagli anni Ottanta.


Sventolare la possibilità di una riconversione dell’area a residenziale, ad oggi, è irrealistico e velleitario.
Senza considerare che questa eventualità cancellerebbe la possibilità di realizzare l’arteria stradale che
permetterà di alleggerire il traffico e farebbe lievitare di migliaia di unità la popolazione di Gaggiano, con un impatto decisamente pesante (in termini economici e di sostenibilità ambientale) sui servizi e sui trasporti.


Con rammarico registriamo i continui spauracchi della lista avversaria. Un modo di fare politica che svilisce la politica stessa e, soprattutto, il rispetto verso i cittadini.


Abbiamo tentato di promuovere una campagna elettorale incentrata sui contenuti, nel rispetto dei principi che ci caratterizzano: serietà, concretezza e trasparenza. C’è invece chi ha scelto di terrorizzare i cittadini catalizzando l’attenzione su un unico tema: la riqualificazione area Ex Safosa. Un tema che, per inciso, seppur oggi cavalcato con furore dal candidato sindaco Enrico Baj e dalla lista Vivi Gaggiano, non ha trovato spazio nel loro programma.


Noi ci siamo sempre mossi cercando di toccare anche gli altri temi che interessano tutta la collettività;
salute, sostegno, scuola, sicurezza, cultura… C’è tanto da fare e da migliorare, perché l’amore per il nostro paese ci spinge a non accontentarci mai!

Area ex-Safosa

Tra preoccupazione per l’attuale degrado dell’area e quel che sarà.

Dalla 3C alla Safosa: un pezzo di storia gaggianese

L’area interessata, considerata industriale/logistica già nel Piano di Governo del Territorio, PGT, degli anni Settanta, si trova a sud di viale Lombardia e costituisce un pezzo di storia di Gaggiano.

Qui, negli anni Ottanta sorsero gli stabilimenti della multinazionale Unilever, che giunse a dare lavoro a quasi 500 dipendenti, moltissimi dei quali gaggianesi. Si realizzavano prodotti di largo consumo per l’igiene personale (dentifrici, profumi) e per la casa (come il celeberrimo Cif ammoniacal).

Nel 2008 la proprietà (nel frattempo è subentrata Safosa) decide di delocalizzare parte della produzione in Slovacchia. Pian piano inizia lo smantellamento, sino alla messa in liquidazione della società e alla chiusura nel marzo 2013, con il licenziamento di centinaia di dipendenti. Da allora la vasta area industriale ha conosciuto abbandono e degrado.

Progetto sfumato

Negli anni successivi alla chiusura si sono palesate alcune ipotesi di riutilizzo da parte della proprietà (allora una banca italo-svizzera).

Era stata avanzata una proposta di riqualificazione del sito industriale in area commerciale, con alcune limitate zone residenziali. In pratica, sarebbe dovuto sorgere un grande centro commerciale, con supermercati e negozi. Già da allora, però, ogni trattativa veniva condotta con la ferma richiesta da parte dell’Amministrazione comunale della realizzazione della cosiddetta «Circonvallazione ovest», per tenere fuori dall’abitato di Gaggiano il traffico. La proposta, però, non si perfezionò mai per mutate condizioni economiche e per il mancato interesse della proprietà di proseguire questo percorso (anche a causa delle scelte politiche della Regione Lombardia, che in una riunione specifica non ha ritenuto di valutare in senso positivo l’inserimento di grandi centri commerciali in quest’area). Poi il silenzio fino a gennaio 2021.

Logistica avanzata

Solo nel gennaio 2021 la proprietà dell’area industriale ha avanzato una nuova proposta relativa a un progetto di riqualificazione e rigenerazione urbana, per la realizzazione di un polo di logistica innovativa, conforme al PGT.

La richiesta/pretesa dell’Amministrazione Comunale è sempre la stessa: la realizzazione della Circonvallazione ovest, necessaria per non far transitare gli automezzi dall’abitato e dalla zona residenziale di Viale Lombardia. L’Amministrazione ritiene infatti condizione essenziale che la riqualificazione sia subordinata alla realizzazione del collegamento stradale dalla SP 38 Gaggiano-Rosate sino alla Statale 494 Nuova Vigevanese a completamento della circonvallazione di Gaggiano con lo «scavalcamento» del Naviglio, previsto, sin dal 2001, negli atti di programmazione dell’allora Provincia di Milano.

La richiesta d’insediare l’attività logistica è conforme con le norme previste per l’area dai piani urbanistici sin dagli anni Settanta. La proposta ha queste principali caratteristiche:

  • basso impatto ambientale e opere di mitigazione
  • aree soggette a interventi di bonifica (considerato il passato come polo chimico dell’area)
  • realizzazione di nuovi servizi per la comunità (aree verdi e piste ciclabili)
  • realizzazione della Circonvallazione Ovest.


Cosa può fare l’amministrazione comunale?

La realizzazione della logistica avanzata sull’area privata dell’ex-Safosa non può essere impedita dall’Amministrazione comunale, di qualsiasi colore essa sia. Può e deve però essere governata, pretendendo il rispetto assoluto delle norme in essere, sia urbanistiche che d’impatto ambientale e paesaggistico. Per questo sono stati attivati tutti i tavoli di confronto con gli Enti superiori (Città Metropolitana di Milano, Parco Sud e Regione Lombardia e Soprintendenza) e tutte le procedure previste dalle norme.

Sono state fatte due comunicazioni da parte del Sindaco al Consiglio Comunale a febbraio e ad aprile 2021. La comunicazione è stata condivisa ai cittadini tramite il sito e la newsletter e i canali social del Comune. A dicembre 2022 è stata pubblicata la notizia sul libretto “2019-2022” distribuito alla popolazione.

Occorre vigilare e vigileremo, perché ogni passaggio venga fatto nel rispetto delle norme (ovviamente), degli accordi e delle convenzioni poiché va garantita la qualità della vita di noi cittadini e soprattutto non derogando dalle richieste di opere compensative (come la circonvallazione e aree verdi aggiuntive) a beneficio di tutta la popolazione.